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L'estro artistico di Fontana in mostra a Parma

«[...] io buco; passa l’infinito di lì, passa la luce, non c’è bisogno di dipingere [...]» Queste celebri parole riassumono lo stile, il genio, la poetica visiva e di pensiero di uno dei più importanti personaggi del secolo scorso: Lucio Fontana (1899-1968). L’occasione giusta per ri-scoprire la sua carriera artistica, attraverso una cinquantina di opere significative, è la mostra Lucio Fontana - Autoritratto, dal 12 marzo al 3 luglio, presso Villa dei Capolavori - sede della Fondazione “Magnani-Rocca”.
La particolarità di questo itinerario, curato da Walter Guardagnini, Gaspare Luigi Marcone e Stefano Roffi, è la presenza di Carla Lonzi (1931-'82), femminista e critica dell’arte, allieva di Roberto Longhi, che nel ’69 confezionò un prezioso libro di interviste ad alcuni dei più importanti artisti dell’epoca. Durante l’esposizione è inoltre possibile ascoltare la registrazione integrale della conversazione con Fontana.
“El niño argentino”, autore del Manifiesto Blanco e fondatore del cosiddetto “spazialismo”, ha saputo destreggiarsi con grande originalità tra opere scultoree e impressioni su carta, sino alla tela e ai metalli dove impresse Tagli e buchi, alla scoperta del cosmo, da lui paragonabile all’infinito, che è «alla base di tutte le arti». Si giunge poi alla fase finale dei Teatrini - opere spettacolari che rappresentano un gioco perfetto tra spazio, geometria e colore - e de La fine di Dio, «principio del nulla», serie pregiata realizzata su telai ovali animati da costellazioni particolarissime.
Il percorso della rassegna, arricchito da due scatti di Ugo Mulas, si chiude con opere di artisti cari a Fontana: Enrico Baj, Alberto Burri, Enrico Castellani, Luciano Fabro, Piero Manzoni, Giulio Paolini, Paolo Scheggi.

Francesco Saverio Mongelli  23/03/2022

Milano: le “Carezze” di Andrea Martinucci in mostra alla galleria Renata Fabbri Arte Contemporanea

A Milano, dal 7 aprile fino al 28 maggio 2022, la Galleria d’arte contemporanea Renata Fabbri, ospita e offre allo sguardo del pubblico le “Carezze” di Andrea Martinucci, artista visivo romano, classe ‘91, approdato alla sua seconda mostra personale. A occupare gli spazi espositivi a lui dedicati, sono una serie di dipinti realizzati negli ultimi due anni, contraddistinti da panorami astratti e articolati, che vogliono ricostruire e valorizzare l’essenza di una carezza. Un gentile atto quotidiano che – nella prospettiva ideale dell’artista – si fa sensibile e delicato gesto pittorico.
Quello plasmato da Martinucci è un insieme di opere che eleggono, come elemento figurativo di base, l’oleandro, una pianta tanto ammaliante quanto tossica, in grado di ergersi, nella sua natura ambivalente, a eterna metafora dei tempi moderni, lacerati da insanabili contraddizioni. Di questo particolare arbusto, egli cerca di metterne in evidenza le foglie, raffigurandole più volte, in modo tale da ottenere una rappresentazione che privilegia l’iterazione e l’ossessività. Ma la ripetizione non si risolve in un esercizio di stile fine a sé stesso. Al contrario, si tratta di un espediente volto a creare sulla superficie dipinta una densa rete di allusioni figurative, in cui il tratto vegetale perde consistenza per mescolarsi con oggetti comuni: mollette, sedie, anelli, guanti in lattice. Il risultato raggiunto da questa ossimorica fusione di elementi è un corpus pittorico che stimola l’immaginazione dello spettatore, libero di interpretare ciò che osserva, affidandosi alle proprie associazioni mentali.
Con sovrapposizioni e assemblaggi di varie immagini surreali e distopiche, l’artista fa della sua ricerca e pratica pittorica un mezzo rivoluzionario, tramite cui interrompere la linearità della visione, così da suggerire, a suon di metafora, dimensioni altre.
Dunque, attraverso l’arte, è possibile oltrepassare l’assetto ordinario delle cose, per accogliere l’escluso, il fortuito, l’ignoto. Tutte quelle inattese forme di socialità alle quali urge dare, sempre di più, cura e ascolto. Ad arricchire la mostra, ci sarà una preziosa pubblicazione prodotta dalla galleria Renata Fabbri arte contemporanea con testi di Beatrice Favaretto, Damiano Gullì, Manuela Pacella e una lettera dello stesso Andrea Martinucci.

Marika Iannetta   22/03/2022

A Cosenza arriva S.T.U.R.G., il progetto che rigenera l’urbano attraverso le arti

Sostenibilità ambientale e creatività: questi gli ingredienti di Stairway To Urban Ri-Generation (S.T.U.R.G) che attraverso i linguaggi artistici e uno sguardo rivolto al futuro, si impegna nella rigenerazione urbana e sociale, restituendo valore ai luoghi degradati.
Da aprile a maggio 2022, quindi, la scalinata di Piazza XV Marzo a Cosenza si trasformerà in un palcoscenico di rinascita, un vero e proprio Open Museum. «L’intento – racconta il presidente dell’Associazione Musica contro le mafie, ideatore del progetto, Gennaro De Rosa – è di donare dignità e bellezza a un luogo simbolo della memoria collettiva di migliaia di studenti, avviando con loro un processo di trasformazione».

Le azioni performative vivranno in due spazi, costruiti con materiale di risulta, che prenderanno il nome di Plastic Theatre e poi non mancheranno gli appuntamenti con la danza di Marianna Chiarelli, la musica di Maurizio Capone e Stefano Amato, la fotografia di Chiara G. Leone e Sonia Golemme, e un esperimento di cinema in formato verticale, condotto dal regista Giovanni Rodia.
«Un’opera multi-artistica – continua De Rosa – che mette al centro l‘unione di bene e bello, forma e contenuto, con artisti di diverse derivazioni». Ma non è finita qui, perché è già attiva la finestra virtuale Sturg News, condotta dalla giornalista e blogger Claudia Palermo.
S.T.U.R.G. è finanziato da Creative Living Lab promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, con il Patrocinio del Comune di Cosenza, Provincia di Cosenza, in partnership con Legambiente Calabria, Retake Palermo ed Ecoross srl, Accademia di Belle Arti di Catanzaro, Liceo Classico "Bernardino Telesio" e l’I.I.S. "Lucrezia Della Valle" di Cosenza.

Per ulteriori approfondimenti è possibile consultare il sito dell'iniziativa (clicca qui)

Alessandra Mammoliti  22/03/2022

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