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Torna la Stagione dei concerti di Asolo Musica Veneto Musica all’Auditorium Lo Squero, nell’Isola di San G

19-02-2025 21:57

Redazione

Eventi,

Torna la Stagione dei concerti di Asolo Musica Veneto Musica all’Auditorium Lo Squero, nell’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia

12 appuntamenti dal 22 marzo al 6 dicembre 2025, con la direzione artistica di Federico Pupo, articolano il programma della nuova rassegna.

Prende il via sabato 22 marzo la decima stagione concertistica promossa da Asolo Musica Veneto Musica nell’incantevole cornice dell’Auditorium Lo Squero, realizzato da Fondazione Giorgio Cini sull’isola di San Giorgio Maggiore a Venezia. 12 concerti tutti di sabato pomeriggio, con la direzione artistica di Federico Pupo, scandiscono fino al 6 dicembre il variegato cartellone 2025, in un ventaglio di mondi espressivi affidati a solisti ed ensemble della scena nazionale e internazionale. Una rassegna, inserita nel palinsesto de “Le Città in Festa”, che diventa crocevia artistico di progetti e repertori per un intenso viaggio in musica tra molteplici mondi sonori, pronti a invadere di note la sala de Lo Squero con vista straordinaria sulla laguna di Venezia.

“Insieme alla Fondazione Giorgio Cini, - dichiara Maurizio Jacobi, Presidente Asolo Musica - ringraziamo il pubblico che ci ha finora gratificato con una costante ed entusiasta presenza: abbiamo fiducia che lo sarà ancora nel 2025, perché crediamo che il programma, vario e importante per gli Autori e gli Artisti, lo meriti.”

“E’ un cartellone che conferma la volontà di Asolo Musica di proseguire un percorso, assieme a Fondazione Giorgio Cini, di assoluta qualità per un pubblico esigente appassionato della musica da camera – sottolinea Federico Pupo Direttore di Asolo Musica – in una magnifica ed unica cornice qual è l’Auditorium Lo Squero.”

Ad inaugurare il cartellone, sabato 22 marzo, è il celebre violista Bruno Giuranna con il Quartetto di Venezia, formato da Andrea Vio e Alberto Battiston al violino, Mario Paladin alla viola e Angelo Zanin al violoncello. Dopo l’esplorazione del mondo beethoveniano con l’esecuzione integrale, negli anni passati, dei quartetti di Beethoven, il Quartetto si addentra ora con Bruno Giuranna nella profondità delle partiture di W.A. Mozart, con il progetto di esecuzione integrale in due tappe dei sei quintetti mozartiani. Un’immersione nella produzione del genio di Salisburgo che proseguirà sabato 21 giugno, con l’esecuzione di tre quintetti per concerto.

La stagione prosegue sabato 5 aprile con il concerto intitolato Beethoven 198. Protagonisti sono Mauro Loguercio, violino, ed Emanuela Piemonti al pianoforte, impegnati nel progetto di incisione dell’integrale sinfonica di Beethoven nella trascrizione per violino e pianoforte di Hans Sitt (1850-1922), importante violinista ceco attivo anche come didatta e compositore. Nel concerto in agenda eseguiranno la Sinfonia n. 6 in fa maggiore op. 68, detta Pastorale e la Sinfonia n. 8 in fa maggiore op. 93, offrendo al pubblico un sorprendente cambio di prospettiva nell’ascolto di celebri composizioni.

Dal mondo beethoveniano si passa sabato 10 maggio ad un omaggio a Georges Bizet a centocinquant’anni dalla morte. Il concerto, realizzato in coproduzione con Palazzetto Bru Zane - Centre de musique romantique française e in collaborazione con l’Académie de l’Opéra national de Paris, vede in scena Sima Ouahman, soprano, Amandine Portelli, mezzosoprano, Bergsvein Toverud, tenore, Clemens Frank, baritono,  Robin Le Bervet e Moeka Ueno al pianoforte, con un programma che accompagna in un panorama creativo denso di storie e linguaggi artistici, con brani di musica vocale da camera del compositore francese insieme a un’antologia di pagine di suoi contemporanei quali Jules Massenet, Charles Gounod e Camille Saint-Saëns.

L’appuntamento successivo, sabato 24 maggio, vede il ritorno a Lo Squero, in un concerto in collaborazione con Antiruggine, di Mario Brunello. Con consueto raffinato virtuosismo e in un’ampia rete di trame espressive, Mario Brunello offrirà un raccolto recital solistico, accostando a pagine dell’amato Bach la Suite per violoncello solo del talentuoso violoncellista e compositore spagnolo Gaspar Cassadó e la Sonata per violoncello solo op. 25 n. 3 di Paul Hindemith.

La musica di Bach torna sul leggio del concerto di sabato 12 luglio che vede protagonista l’acclamato vincitore del prestigioso Premio Paganini 2023: il violinista Simon Zhu, giovane stella del concertismo internazionale, con un impaginato che oltre a due pagine del genio di Eisenach, la Partita n. 1 in si minore per violino solo BWV 1002 e la Partita n. 3 in mi maggiore per violino solo BWV 1006, prevede una selezione dai 24 Capricci per violino solo op. 1 di Niccolò Paganini, opera annoverata tra i capisaldi della letteratura musicale.

La prima parte della stagione si conclude sabato 26 luglio con un’incursione nel mondo del jazz attraverso l’esibizione di Enrico Pieranunzi al pianoforte, musicista tra i più versatili della scena musicale europea, nella cui particolarissima avventura sonora jazz e classica convivono fin dall’inizio uno a fianco all’altra. Nel concerto intitolato Piano Solo. Unlimited, in collaborazione con Sile Jazz, lo straordinario pianista guida il pubblico nella sua intensa e personalissima esperienza artistica, attraverso una singolare scaletta che spazia da Gershwin a Scarlatti, da una pagina blues a un proprio brano che racconta una storia tutta sua.

Dopo la pausa estiva, la programmazione riprende sabato 6 settembre con l’esibizione del Quartetto di Cremona, formazione che fin dalla propria fondazione nel 2000 si è affermata come una delle realtà cameristiche più interessanti a livello internazionale. Il Quartetto, formato da Cristiano Gualco al violino, Paolo Andreoli al violino e viola, Simone Gramaglia alla viola, viola tenore e al flauto dolce e Giovanni Scaglione al violoncello, con il principale intento di offrire un’interpretazione fedele alla partitura originale si cimenterà nell’esecuzione con sette strumenti de L’Arte della Fuga BWV 1080 di Bach, uno dei vertici più alti della polifonia contrappuntistica nella storia della musica.

Dalle note bachiane si passa sabato 4 ottobre a quelle vivaldiane, proposte da L’Arte dell’Arco con Federico Guglielmo al violino. L’Ensemble, specializzato nell’esecuzione filologica su strumenti antichi e impegnato da oltre trent’anni in un’intensa attività musicologica, concertistica e discografica, eseguirà Le Quattro Stagioni di Vivaldi, offrendo l’occasione di ritrovare i numerosi spunti e le intense emozioni che l’opera del Prete Rosso risveglia ad ogni nuovo ascolto.

L’altro appuntamento del mese è sabato 11 ottobre e vede nuovamente protagonista il Quartetto di Venezia con un programma diversificato e di intensa ricercatezza. Sul leggio, oltre al Quartetto per archi in fa maggiore op. 77 n. 2 di Franz Joseph Haydn e al Quartetto per archi n. 14 in re minore D. 810 “La morte e la fanciulla” di Franz Schubert, anche il brano dedicato al Quartetto Nebbia lagunare, movimento unico per quartetto d’archi del compositore e pianista americano, classe 1951, Curt Cacioppo.

Si prosegue sabato 29 novembre con il ritorno, nel concerto realizzato in collaborazione con Antiruggine, di Mario Brunello in duo con il violoncellista Mauro Valli, che da oltre trent’anni si dedica prevalentemente alla musica antica eseguita su strumenti storici, collaborando con molti fra i più importanti specialisti al mondo. Con un programma interamente dedicato a Johann Sebastian Bach, Mario Brunello al violoncello piccolo a 4 corde e Mauro Valli al violoncello piccolo a 5 corde accompagneranno in territori di somma sapienza creativa, con momenti di intensa profondità esecutiva. In scaletta pagine di Bach nella trascrizione di Gustav Leonhardt per cembalo, eseguite nella versione per due violoncelli piccoli, e in chiusura, sempre nella versione per due violoncelli piccoli, la Toccata e fuga in re minore BWV 565.

L’ultimo appuntamento della stagione è sabato 6 dicembre. Protagonista dell’evento conclusivo è il Quartetto di Venezia con un originale percorso d’ascolto che apre ad un ammaliante intreccio di mondi e narrazioni in musica, dal mondo di Bach (Passacaglia e fuga in do minore, trascrizione di J. Jorgensen) e Robert Schumann (Quartetto per archi n. 3 in la maggiore, op. 41 n. 3) alla tensione dell’espressione novecentesca con il Quartetto per archi n. 5 in si bemolle maggiore, op. 27 (1945) del compositore sovietico, di origine ebraico-polacca, Mieczyslaw Weinberg.

La X Stagione dei Concerti 2025 è organizzata con il sostegno del Ministero della Cultura, dalla Regione Veneto e da Bellussi Spumanti, CentroMarca Banca, Hausbrandt, Massignani & C., Zanta pianoforti. 

© 2004-2025 Recensito | Testata giornalistica registrata al n°17/2004 del Tribunale di Catania | ISSN: 3034-879X

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